
PCA 3
2013, 384 pp., 115 a colori
Brossura, 17 x 24 cm
ISBN: ISSN203978952013
€ 42,00
The research monograph section of PCA 3 is dedicated to isotopic analyses applicable to a multiplicity of materials (from bones to plant remains). Stable isotopes can be used for a plurality of aims from the reconstruction of ancient economy and environement to people’s movement, a topic considered crucial for many historic periods. The greater part of the contributions in the ‘Beyond the theme’ section are also based on sophisticated scientific analyses which are changing how we study archeology and extend immeasurably the information available to archaeologists (geoarchaeology, archaeobotany, etc.).
Susanne Hakenbeck
Susanne Hakenbeck ha studiato archeologia presso la Università di Durham e ha conseguito il dottorato presso l'Università di Cambridge (2006). Ha ottenuto fellowships nel Newnham College (2006-09) e nell'Università di Southampton (2009-11). Nel 2011 è ritornata a Cambridge grazie alla McDonald Institute Anniversary Research Fellowship. Dal 2013 è Lecturer in Historical Archaeology.
Maurizio Marinato
Maurizio Marinato è un postdoc presso l’Università degli Studi di Padova, dove ha conseguito il dottorato di ricerca (Doctor Europaeus).
I suoi interessi scientifici comprendono l’archeologia medievale e la bioarcheologia, in particolare lo studio dei contesti cimiteriali. Ha effettuato differenti analisi del materiale scheletrico di cimiteri medievali per la ricostruzione della ritualità, il profilo biologico, lo stato di salute e l’alimentazione (tramite lo studio degli isotopi stabili) dei segmenti di popolazione in esame.
Ha un’esperienza pluriennale negli scavi archeologici, sia in Italia che all’estero, in cui ha ricoperto ruoli di gestione di cantiere e di antropologo da campo.
Mara Migliavacca
Mara Migliavacca lavora presso il Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona come senior researcher. È membro dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria e dell’Accordia Research Centre dell’University College di Londra. Ha vinto due borse di studio CNR_NATO per la tecnologia dei beni culturali presso il Queen Mary & Westfield College (Londra); la borsa ACE all’Institute of Archaeology (Londra); la borsa European Community Training and Mobility of Researchers Grant all’ Istituto Politecnico de Tomar (Portogallo). È archeologa pre-protostorica, si occupa in particolar modo delle età del Bronzo e del Ferro. I suoi studi si sono diretti verso la ricostruzione dell'uso del territorio nel mondo antico, con attenzione particolare all'archeologia della pastorizia e agli insediamenti stagionali, specie di area montana, dove negli ultimi anni sta studiando l'archeologia delle aree minerarie. Ha dedicato uno studio specifico alle strutture insediative dell'età del Ferro in area alpina, e ha co-diretto e dirige progetti di ricerca di superficie e scavo in area montana e pedemontana veneta. Ha collaborato con chimici e agrari per lo studio delle tracce chimiche lasciate nei paleosuoli. Si occupa di paesaggi di potere, specie della formazione delle prime entità proto-statali. Ha fatto parte di progetti operanti a Creta, Gran Bretagna, Portogallo, Svizzera; si occupa anche di archeologia pubblica, con attenzione alla valorizzazione dei siti indagati.
Gian Pietro Brogiolo
Formazione interdisciplinare tra archeologia, storia e architetture presso le Università di Padova (laurea in storia nel 1968 con Carlo Guido Mor), Cattolica di Milano (perfezionamento in archeologia medievale nel 1974 con Michelangelo Cagiano de Azevedo), gruppi acheologici locali.
Sette principali linee di ricerca tra progetti e approfondimenti teorici:
È stato team leader in numerosi progetti nazionali ed europei (tra cui Transformation of the Roman World e Charlemagne. The Making of Europe, 1998-2000, Memola 2014-2017), co-curatore di alcune mostre (tra cui tre sui Longobardi a Brescia 2000, Torino 2007, Pavia-Napoli-San Pietroburgo 2007), co-fondatore della Società degli Archeologi Medievisti Italiani della quale è stato presidente per due mandati (2004-2011). È autore di oltre 500 pubblicazioni. Già docente nella scuole medie (1967-1980), ispettore della Soprintendenza archeologica della Lombardia (1980-1985), libero professionista (1985-1992), professore di Archeologia Medievale nelle università di Siena e Padova (1992-2016), è attualmente archeologo volontario e co-direttore delle riviste "European Journal of PostClassical Archaeologies", "Archeologia Medievale", "Archeologia dell'Architettura" e delle collane "Documenti di Archeologia" e "Progetti di Archeologia", membro del comitato scientifico in altre riviste, socio degli Atenei di Brescia e Salò, accademico corrispondente dell’Acadèmia de Bones Lletres de Barcellona.
Omaggio a Lanfredo Castelletti nel 2022
Archeologia ai margini della centuriazione di Padova nord-ovest
Studi in onore di Armando De Guio | Studies in honour of Armando De Guio
Scavi 2013-2019
Aspetti giuridici del rapporto tra pubblico e archeologia
Comunità e ambiente prealpino dal quinto millennio a.C.
III Incontro per l’Archeologia barbarica (Milano, 18 maggio 2018)
Approcci bioarcheologici
Archeologia ai margini della centuriazione di Padova nord-est