Sinossi

The research monograph section of PCA 3 is dedicated to isotopic analyses applicable to a multiplicity of materials (from bones to plant remains). Stable isotopes can be used for a plurality of aims from the reconstruction of ancient economy and environement to people’s movement, a topic considered crucial for many historic periods. The greater part of the contributions in the ‘Beyond the theme’ section are also based on sophisticated scientific analyses which are changing how we study archeology and extend immeasurably the information available to archaeologists (geoarchaeology, archaeobotany, etc.).

Allegati
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Autori

Susanne Hakenbeck
Susanne Hakenbeck ha studiato archeologia presso la Università di Durham e ha conseguito il dottorato presso l'Università di Cambridge (2006). Ha ottenuto fellowships nel Newnham College (2006-09) e nell'Università di Southampton (2009-11). Nel 2011 è ritornata a Cambridge grazie alla McDonald Institute Anniversary Research Fellowship. Dal 2013 è Lecturer in Historical Archaeology.

Maurizio Marinato
Maurizio Marinato è un archeologo medievista specializzato nello studio di contesti funerari. In quest'ambito ha realizzato analisi multidisciplinari per comprendere le caratteristiche sociali, economiche e politiche dell'Italia settentrionale in età postclassica a partire dalle analisi demografiche, paleopatologiche, isotopiche e genetiche. Nell'università di Padova, dove si è dottorato (in collaborazione con l'Università di Cambridge - Doctor Europaeus) e attualmente ha un insegnamento a contratto di archeologia cristiana, ha partecipato all'attivazione di un laboratorio di isotopi applicati allo studio della dieta. Ha ricoperto ruoli di gestione di cantiere e di antropologo da campo in numerosi scavi archeologici in Italia e all'estero (insieme all’Università di Durham).

Mara Migliavacca
Mara Migliavacca lavora presso il Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona come senior researcher. È membro dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria e dell’Accordia Research Centre dell’University College di Londra. Ha vinto due borse di studio CNR_NATO per la tecnologia dei beni culturali presso il Queen Mary & Westfield College (Londra); la borsa ACE all’Institute of Archaeology (Londra); la borsa European Community Training and Mobility of Researchers Grant all’ Istituto Politecnico de Tomar (Portogallo). È archeologa pre-protostorica, si occupa in particolar modo delle età del Bronzo e del Ferro. I suoi studi si sono diretti verso la ricostruzione dell'uso del territorio nel mondo antico, con attenzione particolare all'archeologia della pastorizia e agli insediamenti stagionali, specie di area montana, dove negli ultimi anni sta studiando l'archeologia delle aree minerarie. Ha dedicato uno studio specifico alle strutture insediative dell'età del Ferro in area alpina, e ha co-diretto e dirige progetti di ricerca di superficie e scavo in area montana e pedemontana veneta. Ha collaborato con chimici e agrari per lo studio delle tracce chimiche lasciate nei paleosuoli. Si occupa di paesaggi di potere, specie della formazione delle prime entità proto-statali. Ha fatto parte di progetti operanti a Creta, Gran Bretagna, Portogallo, Svizzera; si occupa anche di archeologia pubblica, con attenzione alla valorizzazione dei siti indagati.

Gian Pietro Brogiolo
Formazione interdisciplinare tra archeologia, storia e architetture presso le Università di Padova (laurea in storia nel 1968 con Carlo Guido Mor), Cattolica di Milano (perfezionamento in archeologia medievale nel 1974 con Michelangelo Cagiano de Azevedo), gruppi acheologici locali. Sette principali linee di ricerca tra progetti e approfondimenti teorici:

  • edizioni di fonti (tra cui Statuti del XV secolo di Polpenazze e Manerba nel 1973);
  • trasformazione delle campagne dalla protostoria all’età moderna tra: “archeologia globale” (territorio di Salò, anni ’70) , “archeologia della complessità” (progetto Alto Garda, 1998-2005), “archeologia dei paesaggi” (progetto APSAT, 2008-2013), “archeologia delle comunità rurali” e della sostenibilità (dal 2014);
  • città dal tardo antico al basso medioevo (Brescia 1980-1992; Padova 2007-2012);
  • castelli di prima e seconda generazione (Rocca di Manerba 1971-2009, Castelseprio-Torba 1977-2019, Monte Barro 1986-1997, Monselice 1989-1996, Garda 1998-2003);
  • chiese del primo millennio (con scavi di una ventina di chiese e codirezione, dal 1981, del Corpus Architecturae Religiosae Europeae);
  • archeologia delle architetture;
  • archeologia pubblica (dagli anni ’70), tra ricerca, tutela e divulgazione nelle successive vesti di archeologo volontario, funzionario, docente.

È stato team leader in numerosi progetti nazionali ed europei (tra cui Transformation of the Roman World e Charlemagne. The Making of Europe, 1998-2000, Memola 2014-2017), co-curatore di alcune mostre (tra cui tre sui Longobardi a Brescia 2000, Torino 2007, Pavia-Napoli-San Pietroburgo 2007), co-fondatore della Società degli Archeologi Medievisti Italiani della quale è stato presidente per due mandati (2004-2011). È autore di oltre 500 pubblicazioni. Già docente nella scuole medie (1967-1980), ispettore della Soprintendenza archeologica della Lombardia (1980-1985), libero professionista (1985-1992), professore di Archeologia Medievale nelle università di Siena e Padova (1992-2016), è attualmente archeologo volontario e co-direttore delle riviste "European Journal of PostClassical Archaeologies", "Archeologia Medievale", "Archeologia dell'Architettura" e delle collane "Documenti di Archeologia" e "Progetti di Archeologia", membro del comitato scientifico in altre riviste, socio degli Atenei di Brescia e Salò, accademico corrispondente dell’Acadèmia de Bones Lletres de Barcellona.