
Il cavaliere longobardo di Monticello di Fara
Monografie, 19
2022, 120 pp., 80 imm. a colori
Brossura filo refe, A5
ISBN: 9788899547691
€ 18,00
La necessità di realizzare un nuovo acquedotto nell’Ovest Vicentino, territorio fortemente contaminato dai PFAS, ha permesso di individuare grazie alle attività di archeologia preventiva un importante contesto di età longobarda a Monticello di Fara, nel comune di Sarego (VI). Gli scavi, diretti dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza tra settembre e dicembre 2020, hanno riportato in luce un ampio cimitero connesso ad un edificio di culto cristiano; tra le numerose sepolture indagate si distingue la cosiddetta tomba “del cavaliere”, caratterizzata da uno straordinario corredo in armi. I materiali, restaurati con il contributo di Veneto Acque, sono stati studiati ed esposti per la prima volta presso il Museo Zannato di Montecchio Maggiore (VI) nel maggio del 2022. Allo scavo e ai reperti rinvenuti è dedicata questa prima pubblicazione, in cui si è volutamente scelto di utilizzare un linguaggio divulgativo, supportato dai disegni ricostruttivi del cavaliere e del suo corredo, realizzati sempre con il rigore scientifico del metodo archeologico.
Caterina Giostra
Caterina Giostra, dottore di ricerca, è professore associato di Archeologia cristiana e medievale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Milano. Temi di ricerca privilegiati riguardano i regni romano-barbarici in Italia: in merito, partecipa a progetti di ricerca anche internazionali (“Tracing Longobard Migration through DNA Analysis”, direzione scientifica Prof. Patrick Geary, Institute for Advanced Study, Princeton - U.S.A.); è stata membro del comitato scientifico di mostre nazionali e internazionali (“Longobardi. Un popolo che cambia la storia”, Pavia-Castello Visconteo, Napoli-MAN, San Pietroburgo-Ermitage); ha diretto scavi in siti dell’Italia settentrionale (tra i quali Trezzo sull’Adda-MI; Povegliano Veronese-VR; Castelseprio-VA). Ha il coordinamento dello studio e dell’edizione di vari contesti di recente rinvenimento in collaborazione o su incarico di Soprintendenze di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Piemonte. Nell’ambito dell’archeologia cristiana, ha diretto l’Unità operativa dell’Università Cattolica nella missione archeologica presso l’antica città-porto di Adulis, nel Mar Rosso (Eritrea).
E’ tra i corrispondenti di “Archeologia medievale”, è membro dell’editorial board di “European Journal of Post-Classical Archaeologies”, è membro del comitato scientifico delle collane “Archeologia pubblica” e “Medioevo ritrovato”; dirige la collana “Archeologia barbarica”, strumento editoriale dell’omonimo gruppo di ricerca (archeologiabarbarica.it). E’ revisore di riviste di fascia A nazionali e internazionali.
I Incontro per l’Archeologia barbarica (Milano, 2 maggio 2016)
Approcci bioarcheologici
Le necropoli di Fara Olivana e Caravaggio - Masano
V Incontro per l’Archeologia barbarica
Scavi 2013-2019
IV Incontro per l’Archeologia barbarica (Cairate, 21 settembre 2019)
III Incontro per l’Archeologia barbarica (Milano, 18 maggio 2018)
Archeologia e architetture tra Longobardi e Carraresi
Omaggio a Lanfredo Castelletti nel 2022
Archeologia ai margini della centuriazione di Padova nord-ovest
Studi in onore di Armando De Guio | Studies in honour of Armando De Guio