
I Longobardi a nord di Milano. Centri di potere tra Adda e Ticino
IV Incontro per l’Archeologia barbarica (Cairate, 21 settembre 2019)
Archeologia Barbarica, 4
2020, 312 pp., 209 imm. a colori
Brossura con alette, A4
ISBN: 9788899547431
€ 46,00
Nel territorio dell’antica capitale dell’impero d’Occidente, lungo percorsi di connessione tra la pianura e i principali valichi alpini, numerose sono le attestazioni di centri di potere, di proprietà fiscali, di grandi monasteri e di potentes longobardi e franchi. Sulla base dei nuovi dati e interpretazioni e attraverso il confronto con altri contesti italiani, la quarta edizione degli Incontri per l’Archeologia barbarica propone una riflessione sulle strutture del potere altomedievali nel territorio milanese.
La costruzione del regno longobardo e i nuovi centri di potere a nord di Milano (G.P. Brogiolo)
Milano tra tardo antico e alto medioevo: lo scavo del palazzo imperiale di via Gorani (A. Ceresa Mori, L. De Vanna, appendice di C. Cucini, M. Riccardi, M. Tizzoni)
Contesti altomedievali nel suburbio di Mediolanum (A.M. Fedeli, E. Sedini)
Sulla committenza regia longobarda del cantiere altomedievale di San Simpliciano: una rilettura delle vecchie acquisizioni alla luce delle ultime indagini sull’architettura (P. Greppi)
L’Isola Comacina, Capiate e le case tributarie longobarde (F. Carminati, A. Mariani)
Alpes: da Perviae a Limes. Trasformazioni della viabilità della Lombardia nord-occidentale e dei valichi alpini in funzione del nuovo assetto politico e amministrativo del Regno longobardo (M. Dolci)
Trezzo e le terre dell’Adda in età longobarda: un bilancio e nuovi spunti (S. Lusuardi Siena, M. Casirani)
Il sito di Grignano nel quadro insediativo dell’Isola Brembana tra l’età romana e l’alto medioevo (M. Fortunati, C. Negrelli, D. Mazzitelli)
Le indagini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Castelseprio: campagne 2018-2019 (M. Sannazaro)
Castelseprio: la diagnostica nel borgo 2019 (C. Giostra)
Nuove ricerche sulla torre di Torba (Varese). Scavi 2017-2019 (G.P. Brogiolo, A. Chavarría Arnau)
Il monastero di Cairate reloaded: nuove considerazioni sui dati (V. Mariotti, appendice di Davide Porta)
L’alto medioevo nel Seprio: i centri di potere tra fonti scritte e archeologiche (P.M. De Marchi)
Castel Seprio altomedievale: questioni aperte (S. Masseroli)
Il nuovo progetto di ricerca “Castel Seprio, centro di potere" (G. P. Brogiolo)
Castel Seprio, centro di potere. La ‘casa-forte’ e il suo contesto: la documentazione pregressa (C. Giostra)
Il professor Sironi e Castel Seprio (P. Fusetti)
From res Caesaris to crown property. Rusellae and Tuscany between AD 300-900 (C. Citter)
Centri e strutture del potere in età longobarda: alcune riflessioni alla luce del convegno di Cairate (F. Cantini)
Gian Pietro Brogiolo
Formazione interdisciplinare tra archeologia, storia e architetture presso le Università di Padova (laurea in storia nel 1968 con Carlo Guido Mor), Cattolica di Milano (perfezionamento in archeologia medievale nel 1974 con Michelangelo Cagiano de Azevedo), gruppi acheologici locali.
Sette principali linee di ricerca tra progetti e approfondimenti teorici:
È stato team leader in numerosi progetti nazionali ed europei (tra cui Transformation of the Roman World e Charlemagne. The Making of Europe, 1998-2000, Memola 2014-2017), co-curatore di alcune mostre (tra cui tre sui Longobardi a Brescia 2000, Torino 2007, Pavia-Napoli-San Pietroburgo 2007), co-fondatore della Società degli Archeologi Medievisti Italiani della quale è stato presidente per due mandati (2004-2011). È autore di oltre 500 pubblicazioni. Già docente nella scuole medie (1967-1980), ispettore della Soprintendenza archeologica della Lombardia (1980-1985), libero professionista (1985-1992), professore di Archeologia Medievale nelle università di Siena e Padova (1992-2016), è attualmente archeologo volontario e co-direttore delle riviste "European Journal of PostClassical Archaeologies", "Archeologia Medievale", "Archeologia dell'Architettura" e delle collane "Documenti di Archeologia" e "Progetti di Archeologia", membro del comitato scientifico in altre riviste, socio degli Atenei di Brescia e Salò, accademico corrispondente dell’Acadèmia de Bones Lletres de Barcellona.
Caterina Giostra
Caterina Giostra, dottore di ricerca, è professore associato di Archeologia cristiana e medievale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Milano. Temi di ricerca privilegiati riguardano i regni romano-barbarici in Italia: in merito, partecipa a progetti di ricerca anche internazionali (“Tracing Longobard Migration through DNA Analysis”, direzione scientifica Prof. Patrick Geary, Institute for Advanced Study, Princeton - U.S.A.); è stata membro del comitato scientifico di mostre nazionali e internazionali (“Longobardi. Un popolo che cambia la storia”, Pavia-Castello Visconteo, Napoli-MAN, San Pietroburgo-Ermitage); ha diretto scavi in siti dell’Italia settentrionale (tra i quali Trezzo sull’Adda-MI; Povegliano Veronese-VR; Castelseprio-VA). Ha il coordinamento dello studio e dell’edizione di vari contesti di recente rinvenimento in collaborazione o su incarico di Soprintendenze di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Piemonte. Nell’ambito dell’archeologia cristiana, ha diretto l’Unità operativa dell’Università Cattolica nella missione archeologica presso l’antica città-porto di Adulis, nel Mar Rosso (Eritrea).
E’ tra i corrispondenti di “Archeologia medievale”, è membro dell’editorial board di “European Journal of Post-Classical Archaeologies”, è membro del comitato scientifico delle collane “Archeologia pubblica” e “Medioevo ritrovato”; dirige la collana “Archeologia barbarica”, strumento editoriale dell’omonimo gruppo di ricerca (archeologiabarbarica.it). E’ revisore di riviste di fascia A nazionali e internazionali.
Alexandra Chavarria Arnau
Alexandra Chavarria Arnau è professore di Archeologia Medievale presso l'Università degli Studi di Padova, dove sviluppa ricerche relative al periodo tardoantico e altomedievale (insediamenti, chiese e cimiteri principalmente). Ha guidato progetti innovativi riguardanti lo studio archeologico di centri urbani medievali (es. Monselice-PD e il progetto ARMEP pubblicato nel volume 'Padova: Architetture medievali') e importanti scavi in Italia (Torba-Castelseprio - VA, Battistero del Duomo di Padova, Limone sul Garda, Maguzzano - BS, Campagna Lupia - PD). È una figura di spicco in Italia anche per le metodologie riguardanti i progetti di ricerca partecipata soprattutto in rapporto allo studio e la valorizzazione dei paesaggi storici. La sua formazione in Spagna, Germania e Italia le ha dato l'opportunità di sperimentare diversi ambienti di ricerca e quindi di stabilire forti legami scientifici in diversi paesi. Ha fondato nel 2011 ed è coeditore di una delle principali riviste della sua disciplina "European Journal of Post-Classical Archaeologies". Molte delle sue pubblicazioni ('Archeologia Post-Classica', 'Archeologia delle Chiese dalle origini all'anno Mille', 'Aristocrazie e campagne da Costantino a Carlo Magno'), sono attualmente utilizzate nei corsi di molte Università italiane.
Paola Marina De Marchi
P. Marina De Marchi, medievista, ha studiato e pubblicato in particolare manufatti longobardi ed altomedievali e i loro contesti anche a scala territoriale e organizzazione sociale, collaborando quindi con numerosi musei lombardi e università (Milano, Brescia, Bergamo, Varese, Arsago Seprio, Padova), affiancandosi inoltre a numerosi scavi riguardanti contesti cimiteriali (Leno, Pava, Monselice, Montichiari), castellani (Monte Barro, Castelseprio), di edifici di culto (Noli, Castelseprio, Torba). Ha partecipato alla organizzazione di mostre dedicate ai Longobardi, tra queste I Longobardi in Lombardia (1978), Il futuro dei Longobardi (Brescia, 2001), Bizantini, Croati e Carolingi. Alba e tramonto di regni e imperi (Brescia, 2002). Ha partecipato a numerosi seminari e convegni. Da sola o in collaborazione con altri studiosi ha curato, tra le altre, le pubblicazioni: Castelseprio e Torba. Storia delle ricerche e aggiornamenti (Mantova, SAP 2013), con M. Palazzo, La Basiica di Santa Maria Maggiore di Lomello: l’architettura e il ciclo decorativo in stucco (Firenze, Edifir, MiBACT, 2014), Più recentemente con G.P. Brogiolo, I Longobardi a nord di Milano. Centri di potere tra Adda e Ticino, IV Incontro per l’Archeologia barbarica 4, Cairate (Varese), (Mantova Sap 2020).
E’ stata conservatore al Civico Museo Archeologico di Milano, ha diretto i Musei di Varese, ed infine ha diretto e gestito l’area archeologica di Castelseprio, portandola al riconoscimento di sito Patrimonio dell’Umanità-UNESCO.
Carlo Citter
Carlo Citter (Grosseto 1964) si è laureato in archeologia medievale presso l’Università di Siena nel 1989. Dottore di ricerca nel 1995, è ricercatore a tempo indeterminato presso la stessa università dal 2004. Svolge regolarmente attività didattica dall’a.a. 1999-2000. Membro del collegio docenti del dottorato in archeologia presso Sapienza-Università di Roma, ha svolto attività di visiting professor presso numerosi atenei italiani ed europei. È delegato di ateneo per la rete ELAN e promuove progetti di didattica online con atenei esteri. È autore di 140 saggi sui temi dell’archeologia medievale fra cui edizione di scavi. È vicepresidente della Medieval Europe Research Community, membro del comitato di redazione della collana PAST, Studien zur Archäologie Europas, Archeologia Barbarica e della rivista ArcheoLogica Data. Fra i suoi principali interessi la formazione dei paesaggi medievali attraverso metodologie d’indagine che coniugano le digital humanities, l’uso integrato di fonti diverse e la geografia.
Sintesi delle ricerche e aggiornamenti
Scavi sul Colle della Rocca e ricerche sull’abitato medievale
V Incontro per l’Archeologia barbarica
Scavi 2013-2019
Le necropoli di Fara Olivana e Caravaggio - Masano
Dai contesti medievali alle fortificazioni del primo conflitto mondiale
III Incontro per l’Archeologia barbarica (Milano, 18 maggio 2018)
Volume 2. I materiali
Ricerche su Castelseprio a 730 anni dalla distruzione