Storia di Salò e dintorni. Volume 2. La Magnifica Patria (1336-1796)

Società, arte, devozione e pandemie

A cura di Gian Pietro Brogiolo

Monografie
2020, 284 pp. - illustrazioni a colori
ISBN: 9788899547424

€ 48,00
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Sinossi

La Valle Sabbia e il lago di Garda appartengono a due distinti bacini idrografici – rispettivamente del Chiese e del Sarca-Benaco – connessi tra loro non solo dalla contiguità, ma anche perché il lago, e in particolare Salò, costituivano per entrambi lo sbocco naturale verso la pianura Padana centro orientale e il mare Adriatico. In questo territorio si sono succedute nel tempo differenti circoscrizioni politiche e amministrative, dettate, di volta in volta, da motivazioni etniche – per Sabini e Benacenses tra età del Ferro e romana – o strategico militari – nel caso della giudicaria longobarda di Sirmione. Di tali organismi, sovraordinati rispetto alle comunità locali, si è discusso nel primo volume della “Storia di Salò e dintorni” – nel quale per “dintorni” si è inteso il territorio dipendente dalla antica pieve di Santa Maria (attuali Comuni di Salò, Gardone Riviera e Roé Volciano). Ne sono stati indagati, tra la Preistoria e l’età Moderna, l’evoluzione delle infrastrutture stradali, degli abitati e delle aziende di età romana e le nuove istituzioni sorte nel corso del medioevo: l’organizzazione ecclesiastica, i castelli e i villaggi, le circoscrizioni comprensoriali che hanno preceduto la formazione, nel 1338, della Riviera bresciana del Garda, che verrà poi denominata “Magnifica Patria”. Temi per i quali, oltre alle rare fonti documentarie rintracciate negli archivi di Brescia e Milano (in quelli locali della Riviera e del Comune di Salò si conservano documenti dal XV secolo), sono stati utilizzati sistematicamente i nomi dei luoghi e i dati archeologici. Questo secondo volume delinea invece alcune vicende al tempo della “Magnifica Patria” (ca. 1336-1796), della quale, nel 1377, Salò riuscì a diventare il capoluogo, godendo poi di una ricchezza e di un grande splendore, soprattutto tra la seconda metà del XV secolo e la fine del successivo.

Allegati
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Autore

Gian Pietro Brogiolo
Formazione interdisciplinare tra archeologia, storia e architetture presso le Università di Padova (laurea in storia nel 1968 con Carlo Guido Mor), Cattolica di Milano (perfezionamento in archeologia medievale nel 1974 con Michelangelo Cagiano de Azevedo), gruppi acheologici locali. Sette principali linee di ricerca tra progetti e approfondimenti teorici:

  • edizioni di fonti (tra cui Statuti del XV secolo di Polpenazze e Manerba nel 1973);
  • trasformazione delle campagne dalla protostoria all’età moderna tra: “archeologia globale” (territorio di Salò, anni ’70) , “archeologia della complessità” (progetto Alto Garda, 1998-2005), “archeologia dei paesaggi” (progetto APSAT, 2008-2013), “archeologia delle comunità rurali” e della sostenibilità (dal 2014);
  • città dal tardo antico al basso medioevo (Brescia 1980-1992; Padova 2007-2012);
  • castelli di prima e seconda generazione (Rocca di Manerba 1971-2009, Castelseprio-Torba 1977-2019, Monte Barro 1986-1997, Monselice 1989-1996, Garda 1998-2003);
  • chiese del primo millennio (con scavi di una ventina di chiese e codirezione, dal 1981, del Corpus Architecturae Religiosae Europeae);
  • archeologia delle architetture;
  • archeologia pubblica (dagli anni ’70), tra ricerca, tutela e divulgazione nelle successive vesti di archeologo volontario, funzionario, docente.

È stato team leader in numerosi progetti nazionali ed europei (tra cui Transformation of the Roman World e Charlemagne. The Making of Europe, 1998-2000, Memola 2014-2017), co-curatore di alcune mostre (tra cui tre sui Longobardi a Brescia 2000, Torino 2007, Pavia-Napoli-San Pietroburgo 2007), co-fondatore della Società degli Archeologi Medievisti Italiani della quale è stato presidente per due mandati (2004-2011). È autore di oltre 500 pubblicazioni. Già docente nella scuole medie (1967-1980), ispettore della Soprintendenza archeologica della Lombardia (1980-1985), libero professionista (1985-1992), professore di Archeologia Medievale nelle università di Siena e Padova (1992-2016), è attualmente archeologo volontario e co-direttore delle riviste "European Journal of PostClassical Archaeologies", "Archeologia Medievale", "Archeologia dell'Architettura" e delle collane "Documenti di Archeologia" e "Progetti di Archeologia", membro del comitato scientifico in altre riviste, socio degli Atenei di Brescia e Salò, accademico corrispondente dell’Acadèmia de Bones Lletres de Barcellona.