
San Tommaso di Acquanegra sul Chiese
Storia, architettura e contesto figurativo di una chiesa abbaziale romanica
Ricerche di Architettura Storica, 1
2015, 410 pp., colori
Brossura, 21 x 28 cm
ISBN: 9788899547004
€ 58,00
Nei secoli centrali del Medioevo l’abbazia di San Tommaso ad Acquanegra sul Chiese giocò un ruolo di primo piano nel quadro politico-religioso dei territori di confine fra Brescia, Mantova e Cremona. A compensare le lacunose fonti scritte, che documentano l’insediamento a partire dal 1053/1055 e ne attestano la diretta dipendenza da Roma nel 1136, soccorre una straordinaria fonte materiale: l’imponente chiesa romanica con i resti del suo decoro dipinto e musivo, riemerso sotto la coltre barocca nel corso del restauro diretto da Ilaria Toesca (1977-1984). In virtù di una ricerca interdisciplinare che ha coinvolto archeologi, storici, storici dell’arte e filologi, il volume indaga l’edificio in più direzioni allo scopo di offrirne una visione contestuale. L’analisi stratigrafica dell’elevato ha permesso di individuare tre fasi costruttive, virtualmente restituite dal modello 3D. Incrociando l’archeologia con le fonti storiche, è stato possibile attribuire al lungo governo dell’abate Pietro (1101-1130 circa) la sopraelevazione della navata maggiore, funzionale ad accogliere un grandioso decoro dipinto integrato da un prezioso mosaico pavimentale. L’indagine storico-artistica e filologica è riuscita a chiarire identità, sequenza e potenziale esegetico delle schiere di figure dell’Antico Testamento, ha evidenziato i sensi multipli del Giudizio finale, ha messo in luce il ruolo del sistema ornamentale e osservato dall’interno tecniche e procedure delle botteghe al lavoro, fornendo molteplici chiavi di lettura di un programma iconografico in dinamico rapporto con le istanze della Riforma della Chiesa.
Paolo Piva
Paolo Piva è stato conservatore del Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (Mantova) dal 1980 al 1993; in seguito docente di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Udine dal 1993 al 1998, e dal 1998 al 2020 presso l’Università Statale di Milano. È membro dell'"Association pour l'Antiquité Tardive" (Institut d'Art et d'Archéologie-Paris) e membro fondatore dell’ERZ (Europäischen Romanische Zentrum), nato nel 2007 presso l’Università di Halle e ora con sede presso la cattedrale di Magdeburg. Fa parte del comitato scientifico della rivista «Arte Medievale» (Roma, Università La Sapienza). Ha collaborato, fra le altre, alle riviste: «Antiquité Tardive», « Hortus Artium Medievalium », « Studi Medievali », « Cahiers Archéologiques », « Arte Medievale ». I suoi ambiti di ricerca sono l’architettura, l’iconografia e l’arte medievale fra il IV e il XIII secolo, con particolare riguardo ai periodi tardoantico/paleocristiano e romanico. Privilegia lo studio dei « contesti » artistici, in rapporto alla liturgia e alle ‘concezioni’ storico-ideologiche.
Maddalena Vaccaro
Maddalena Vaccaro ha conseguito il dottorato presso l’Università degli Studi di Milano nel 2011 e attualmente è Ricercatore di Storia dell’Arte Medievale presso il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno.
Nell’ambito dell’Arte Medievale, i suoi interessi sono rivolti in modo particolare alla lettura delle immagini e alla comprensione del loro uso in relazione ai contesti artistici, storico-culturali e liturgici, specialmente nei mosaici pavimentali e nella scultura.
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