Ricerca, sperimentazione e didattica

A cura di Claudia Fredella

Anthus Markes, 2
2013, 34 pp.
Brossura, A4
ISBN: 9788887115895

€ 9,00
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Sinossi

Il Parco archeologico del Forcello, in comune di Bagnolo San Vito (MN), è nato da un’esigenza di tutela e valorizzazione dell’area archeologica, nella quale dal 1981 sono in corso gli scavi di un'importante città etrusca. Uno degli aspetti di valorizzazione della ricerca al Forcello, è quello dell’archeologia sperimentale, finalizzata anche alla sensibilizzazione del pubblico verso il tema della metodologia della ricerca e a una migliore comprensione del mondo antico. All’interno del primo atelier si trova il telaio verticale in abete bianco, ricostruzione effettuata sulla base dei dati archeologici forniti dallo scavo di un’abitazione, all’interno della quale sono stati infatti rinvenuti alcuni resti lignei combusti riferibili ad un telaio, numerosi pesi da telaio a ciambella in terracotta e alcuni chiodi in ferro. Questo manufatto viene utilizzato per dimostrazioni e per corsi di formazione rivolti ad archeologi ed operatori didattici. Un’altra ricostruzione sperimentale è stata realizzata da Roberto Deriu, che ha riprodotto due fornaci per la cottura della ceramica. Le fornaci vengono utilizzate per condurre ricerche sperimentali sulla produzione di ceramica etrusco padana, per corsi di formazione e per dimostrazioni di cottura rivolte al grande pubblico.

Allegati
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Autore

Marina Volonté
Laureata in lettere classiche con indirizzo archeologico presso l’Università degli Studi di Milano, ha poi conseguito presso il medesimo ateneo il Diploma di Specializzazione in Archeologia classica. Ha partecipato a numerose campagne di scavo sotto la direzione della Soprintendenza lombarda e fa parte dell’équipe di ricerca dell’Università di Milano sull’insediamento romano di Bedriacum (odierna Calvatone, CR). Ha curato campagne di catalogazione di reperti archeologici di età ellenistica e romana conservati presso musei statali e civici di Lombardia e Piemonte. Dal 1994 ricopre il ruolo di Conservatore della Sezione Archeologica del Museo Civico Ala Ponzone di Cremona e, dall’apertura nel 2009, del Museo Archeologico della città. Oltre che di quelle specifiche della sezione di competenza, si occupa, nel ruolo di Posizione Organizzativa, del coordinamento delle attività del Sistema Museale della città di Cremona. È autrice di oltre 60 pubblicazioni relative a produzioni artistiche e artigianali della Cisalpina romana (mosaici, terrecotte, oggetti in vetro e bronzo, ceramica), tra cui i cataloghi museali relativi alle collezioni greche e magnogreche, ai vetri e alle sculture di età romana, e ad aspetti della museologia archeologica e dell'educazione al patrimonio.