
APSAT 12. Carta del rischio e conservazione dei paesaggi e delle architetture
Progetti di Archeologia, 13
2013, Volume di 200 pp., cm. 21 x 29, illustrazioni a colori. Brossura.
ISBN: 9788887115857
€ 68,00
Lo sviluppo nel recente passato del concetto di prevenzione del patrimonio culturale dal rischio sismico, ha messo in luce la necessità di mettere a punto una metodologia della conoscenza del manufatto che garantisce un approccio condiviso e, per quanto possibile, omogeneo all’esistente. A questo si affianca la necessità di razionalizzare l’impiego delle risorse con un’azione mirata di gestione ed impiego dei fondi disponibili. In relazione a queste considerazioni il volume presenta lo sviluppo di metodologie organizzate e strutturate di lettura, restituzione e interpretazione dell’architettura che permettono una azione di tutela non più incentrata sull’emergenza ma sulla prevenzione, basata su programmi di indagine, controllo ed eventualmente intervento, comprendendo in quest’ultima attività anche i piani di manutenzione programmata. Tale percorso metodologico deriva dall’incontro di differenti discipline – quali architettura archeologia ed ingegneria – e dei loro processi conoscitivi che si intersecano, per giungere ad una migliore comprensione del manufatto architettonico nelle sue vicende costruttive e nella sua consistenza strutturale.
Gian Pietro Brogiolo
Formazione interdisciplinare tra archeologia, storia e architetture presso le Università di Padova (laurea in storia nel 1968 con Carlo Guido Mor), Cattolica di Milano (perfezionamento in archeologia medievale nel 1974 con Michelangelo Cagiano de Azevedo), gruppi acheologici locali.
Sette principali linee di ricerca tra progetti e approfondimenti teorici:
È stato team leader in numerosi progetti nazionali ed europei (tra cui Transformation of the Roman World e Charlemagne. The Making of Europe, 1998-2000, Memola 2014-2017), co-curatore di alcune mostre (tra cui tre sui Longobardi a Brescia 2000, Torino 2007, Pavia-Napoli-San Pietroburgo 2007), co-fondatore della Società degli Archeologi Medievisti Italiani della quale è stato presidente per due mandati (2004-2011). È autore di oltre 500 pubblicazioni. Già docente nella scuole medie (1967-1980), ispettore della Soprintendenza archeologica della Lombardia (1980-1985), libero professionista (1985-1992), professore di Archeologia Medievale nelle università di Siena e Padova (1992-2016), è attualmente archeologo volontario e co-direttore delle riviste "European Journal of PostClassical Archaeologies", "Archeologia Medievale", "Archeologia dell'Architettura" e delle collane "Documenti di Archeologia" e "Progetti di Archeologia", membro del comitato scientifico in altre riviste, socio degli Atenei di Brescia e Salò, accademico corrispondente dell’Acadèmia de Bones Lletres de Barcellona.
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