
Paolo Piva
Chiese ad absidi opposte nell'Italia medievale (secoli XI-XII)
2013, 116 pp. - illustrazioni in b/n e a colori
ISBN: 9788887115826
€ 24,00
Il volume affronta con approccio sistematico l'argomento delle absidi opposte nell'Italia dell'XI-XII secolo. Entro la tipologia della “absidi opposte” è incluso qualsiasi tipo di santuario e/o coro doppio est-ovest (anche se non concluso da abside vera e propria), ma non gli edifici con santuario e/o coro al piano alto dei corpi occidentali d’ingresso (Westwerk in età carolingia, tipi vari di Westbau in seguito, église-porche o tour-porche in Francia), né le cripte con contro-absidi. Ovviamente esclusi sono poi gli edifici a doppia abside affiancata, tipologia del tutto distinta anche se eventualmente correlata, applicata in chiese di piccola dimensione. Sul piano empirico la differenza tra abside occidentata e orientata consisteva - almeno in origine - nella volontà di privilegiare rispettivamente il sacerdote o i fedeli nel dirigere lo sguardo a est durante la celebrazione. A parte alcune eccezioni, l’Italia non è stata territorio di chiese paleocristiane ad absidi opposte. Furono invece i secoli XI e XII quelli in cui l’Italia produsse il maggior numero di strutture bicefale, certo più numerose di quelle che ci si potrebbe attendere, e probabilmente destinate ad accrescersi in seguito a scavi. Il volume cataloga questi casi, proponendo poi delle linee di tendenza utili per una sintesi sull'argomento.
Paolo Piva
Paolo Piva è stato conservatore del Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (Mantova) dal 1980 al 1993; in seguito docente di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Udine dal 1993 al 1998, e dal 1998 al 2020 presso l’Università Statale di Milano. È membro dell'"Association pour l'Antiquité Tardive" (Institut d'Art et d'Archéologie-Paris) e membro fondatore dell’ERZ (Europäischen Romanische Zentrum), nato nel 2007 presso l’Università di Halle e ora con sede presso la cattedrale di Magdeburg. Fa parte del comitato scientifico della rivista «Arte Medievale» (Roma, Università La Sapienza). Ha collaborato, fra le altre, alle riviste: «Antiquité Tardive», « Hortus Artium Medievalium », « Studi Medievali », « Cahiers Archéologiques », « Arte Medievale ». I suoi ambiti di ricerca sono l’architettura, l’iconografia e l’arte medievale fra il IV e il XIII secolo, con particolare riguardo ai periodi tardoantico/paleocristiano e romanico. Privilegia lo studio dei « contesti » artistici, in rapporto alla liturgia e alle ‘concezioni’ storico-ideologiche.
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