APSAT 7. Conoscenza e valorizzazione dei paesaggi trentini

A cura di Franco Marzatico, Massimiliano Nuccio

Progetti di Archeologia, 8
2013, 240 pp., 93 a colori
Brossura, A4
ISBN: 9788887115796

€ 68,00
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Sinossi

Il territorio si delinea come una complessa realtà dinamica, dove componenti fisiche, di natura geografica e ambientale, si intrecciano con espressioni antropiche e culturali, entro le cornici fluide delle partizioni temporali che, per convenzione, scandiscono le nostre visioni dello scorrere del tempo, di millenni di storia. Sono le prospettive storiche che conferiscono un fondamento al territorio e che lo qualificano definendo, in termini sincronici e diacronici, tratti distintivi oppure comuni ad altri ambiti. È noto come lo studio e la conoscenza delle caratteristiche dei paesaggi storici, nell’accezione più ampia del termine, rappresentino i presupposti essenziali per garantire la salvaguardia del territorio e per la sua valorizzazione. Si tratta anche delle basi ineludibili per cercare di coniugare lo sviluppo culturale e sociale con quello economico, garantito da una fruizione turistica sostenibile, improntata al rispetto dei valori materiali e immateriali rappresentati dal patrimonio storico, artistico, etnoantropologico, archeologico e ambientale. Lungo queste traiettorie di ricerca e riflessione, il volume raccoglie contributi di ordine teorico, metodologico e casi di studio emblematici, connessi a più realtà e ambiti territoriali, risorse attrattive in diversa misura potenziali o già espresse, dai paesaggi minerari ai forti, fino alle malghe. La pubblicazione comprende gli atti della Giornata di studio tenutasi il 22 novembre 2010 al Castello del Buonconsiglio dedicata ai “Paesaggi storici, Paesaggi turistici. Conoscenza, promozione” cui hanno aderito specialisti di diversi settori che si sono confrontati, con diversi approcci disciplinari, su queste problematiche di importanza strategica per un territorio a vocazione turistica come quello trentino.

Allegati
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Autori

Gian Pietro Brogiolo
Formazione interdisciplinare tra archeologia, storia e architetture presso le Università di Padova (laurea in storia nel 1968 con Carlo Guido Mor), Cattolica di Milano (perfezionamento in archeologia medievale nel 1974 con Michelangelo Cagiano de Azevedo), gruppi acheologici locali. Sette principali linee di ricerca tra progetti e approfondimenti teorici:

  • edizioni di fonti (tra cui Statuti del XV secolo di Polpenazze e Manerba nel 1973);
  • trasformazione delle campagne dalla protostoria all’età moderna tra: “archeologia globale” (territorio di Salò, anni ’70) , “archeologia della complessità” (progetto Alto Garda, 1998-2005), “archeologia dei paesaggi” (progetto APSAT, 2008-2013), “archeologia delle comunità rurali” e della sostenibilità (dal 2014);
  • città dal tardo antico al basso medioevo (Brescia 1980-1992; Padova 2007-2012);
  • castelli di prima e seconda generazione (Rocca di Manerba 1971-2009, Castelseprio-Torba 1977-2019, Monte Barro 1986-1997, Monselice 1989-1996, Garda 1998-2003);
  • chiese del primo millennio (con scavi di una ventina di chiese e codirezione, dal 1981, del Corpus Architecturae Religiosae Europeae);
  • archeologia delle architetture;
  • archeologia pubblica (dagli anni ’70), tra ricerca, tutela e divulgazione nelle successive vesti di archeologo volontario, funzionario, docente.

È stato team leader in numerosi progetti nazionali ed europei (tra cui Transformation of the Roman World e Charlemagne. The Making of Europe, 1998-2000, Memola 2014-2017), co-curatore di alcune mostre (tra cui tre sui Longobardi a Brescia 2000, Torino 2007, Pavia-Napoli-San Pietroburgo 2007), co-fondatore della Società degli Archeologi Medievisti Italiani della quale è stato presidente per due mandati (2004-2011). È autore di oltre 500 pubblicazioni. Già docente nella scuole medie (1967-1980), ispettore della Soprintendenza archeologica della Lombardia (1980-1985), libero professionista (1985-1992), professore di Archeologia Medievale nelle università di Siena e Padova (1992-2016), è attualmente archeologo volontario e co-direttore delle riviste "European Journal of PostClassical Archaeologies", "Archeologia Medievale", "Archeologia dell'Architettura" e delle collane "Documenti di Archeologia" e "Progetti di Archeologia", membro del comitato scientifico in altre riviste, socio degli Atenei di Brescia e Salò, accademico corrispondente dell’Acadèmia de Bones Lletres de Barcellona.

Massimiliano Nuccio
Massimiliano Nuccio è ricercatore presso l'Università di Venezia Ca' Foscari, Dipartimento di Management. I suoi interessi di ricerca spaziano dalla cultura come volano per lo sviluppo culturale, alla trasformazione digitale dell’economia e della società, alla resilienza industriale, all'uso dei big data. E’ Research Fellow presso la University of Birmingham e ha lavorato per l’Università di Torino, dove è stato prima Marie Curie Fellow (2014-2016) e poi coordinatore di ricerca presso il Despina Big Data Lab (2015-2018), per la Leuphana Universität Lüneburg (2011-2013) e per l’Università Bocconi di Milano (2008-2011). Presso la Leuphana Universität Lüneburg ha lavorato alla piattaforma "Kunst und Kultur Distrikte" per lo sviluppo di distretti culturali dal basso.

Francesca Benetti
Dottore di ricerca in Archeologia presso l’Università di Padova, è Deputy Editor della rivista Public Archaeology e supporta i lavori dell’Historic Environment Forum (un comitato esecutivo inglese per lo scambio di intelligence e informazioni per sostenere la ricerca, la protezione e l’utilizzo pubblico del patrimonio storico-archeologico). Il suo interesse di ricerca verte sulla legislazione e le politiche per i beni culturali in Italia e in Europa. Dal 2009 collabora con l’insegnamento di Archeologia Medievale dell’Università degli Studi di Padova. Ha svolto periodi di visiting presso la University College London (2017-2018) e The Heritage Alliance (Londra) (2018-2019). Presso The Heritage Alliance è stata Policy Officer nel 2019. Collabora dal 2018 anche con la charity Waterloo Uncovered, che offre aiuto psicologico a veterani militari tramite la pratica degli scavi archeologici. E' coordinatrice della Public Archaeology Community presso la European Association of Archaeologists dal 2018. Dal 2011 è Editor Assistant della rivista European Journal of Post-Classical Archaeologies. Dal 2012 affianca all’attività di ricerca una collaborazione editoriale con la casa editrice SAP Società Archeologica, specializzata in archeologia.

Elena Dai Prà
Elena Dai Prà, Professoressa Associata di Geografia presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento, è titolare dei corsi di Geografia, Geografia storica e Geografia e programmazione strategica degli spazi turistici. Esperta in storia del pensiero geografico, cartografia storica e geografia storica applicata alla programmazione territoriale sostenibile. Dall'ottobre 2019 è Direttrice del Centro Geo-Cartografico di Studio e Documentazione di Rovereto (https://www.lettere.unitn.it/1953/centro-geo-cartografico-di-studio-e-documentazione-geco) e referente scientifico di numerosi progetti, tra cui quello con l’APSS di Trento per la quale, attraverso i sistemi informativi geografici (GIS), sono state realizzate le carte sullo stato evolutivo della pandemia da COVID-19 in Provincia di Trento. È anche membro dei consigli scientifici di numerosi sodalizi geografici e riviste accademiche, Presidentessa dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, sezione Trentino-Alto Adige e Coordinatrice della Sezione Fonti geostoriche applicate del Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici. Ha pubblicato numerose monografie e articoli scientifici di impronta geografico-storica e di storia della cartografia; recentemente, si è dedicata allo riscoperta della figura di Cesare Battisti quale studioso di geografia.