Gian Pietro Brogiolo

Le origini della città medievale

PCA Studies, 1
2011, 268 pp., 97 ill. a colori
Brossura filo refe, 17 x 24 cm
ISBN: 9788887115680

€ 38,00
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Sinossi

Questo volume riflette sull'evoluzione della città in Occidente, a partire dai dati archeologici messi a confronto con le fonti scritte, in un arco cronologico che dalla fine del III secolo si spinge fino all'età carolingia. Un processo di lunga durata, nel quale ebbero un ruolo rilevante la militarizzazione indotta dalla pressione dei Barbari e la caduta dell'impero d'Occidente, l'affermazione del cristianesimo e di nuovi stili di vita, i cambiamenti economici e sociali con la fine delle aristocrazie antiche. Il volume delinea gli aspetti principali della disgregazione della città antica (che riguardano le infrastrutture, gli edifici pubblici, i luoghi di intrattenimento e di svago, le residenze private) e la progressiva costruzione della città medievale realizzata da nuovi attori sociali (il vescovo, le aristocrazie laiche, ceti medi e poveri) che ridisegnano la città (con le fortificazioni, la topografia cristiana, i centri produttivi e rurali che entrano in città). Un quadro sociale ed economico frammentato (che si esprime nei variegati modi e luoghi delle sepolture, nella contrapposizione tra le architetture dei ceti dirigenti e le capanne dei livelli sociali più bassi, nella disarticolazione del tessuto edilizio) che ritroverà lentamente, grazie alla chiesa, nuovi simboli e nuovi temi di autorappresentazione.

Allegati
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Autore

Gian Pietro Brogiolo
Formazione interdisciplinare tra archeologia, storia e architetture presso le Università di Padova (laurea in storia nel 1968 con Carlo Guido Mor), Cattolica di Milano (perfezionamento in archeologia medievale nel 1974 con Michelangelo Cagiano de Azevedo), gruppi acheologici locali. Sette principali linee di ricerca tra progetti e approfondimenti teorici:

  • edizioni di fonti (tra cui Statuti del XV secolo di Polpenazze e Manerba nel 1973);
  • trasformazione delle campagne dalla protostoria all’età moderna tra: “archeologia globale” (territorio di Salò, anni ’70) , “archeologia della complessità” (progetto Alto Garda, 1998-2005), “archeologia dei paesaggi” (progetto APSAT, 2008-2013), “archeologia delle comunità rurali” e della sostenibilità (dal 2014);
  • città dal tardo antico al basso medioevo (Brescia 1980-1992; Padova 2007-2012);
  • castelli di prima e seconda generazione (Rocca di Manerba 1971-2009, Castelseprio-Torba 1977-2019, Monte Barro 1986-1997, Monselice 1989-1996, Garda 1998-2003);
  • chiese del primo millennio (con scavi di una ventina di chiese e codirezione, dal 1981, del Corpus Architecturae Religiosae Europeae);
  • archeologia delle architetture;
  • archeologia pubblica (dagli anni ’70), tra ricerca, tutela e divulgazione nelle successive vesti di archeologo volontario, funzionario, docente.

È stato team leader in numerosi progetti nazionali ed europei (tra cui Transformation of the Roman World e Charlemagne. The Making of Europe, 1998-2000, Memola 2014-2017), co-curatore di alcune mostre (tra cui tre sui Longobardi a Brescia 2000, Torino 2007, Pavia-Napoli-San Pietroburgo 2007), co-fondatore della Società degli Archeologi Medievisti Italiani della quale è stato presidente per due mandati (2004-2011). È autore di oltre 500 pubblicazioni. Già docente nella scuole medie (1967-1980), ispettore della Soprintendenza archeologica della Lombardia (1980-1985), libero professionista (1985-1992), professore di Archeologia Medievale nelle università di Siena e Padova (1992-2016), è attualmente archeologo volontario e co-direttore delle riviste "European Journal of PostClassical Archaeologies", "Archeologia Medievale", "Archeologia dell'Architettura" e delle collane "Documenti di Archeologia" e "Progetti di Archeologia", membro del comitato scientifico in altre riviste, socio degli Atenei di Brescia e Salò, accademico corrispondente dell’Acadèmia de Bones Lletres de Barcellona.