Nuove ricerche sulle chiese altomedievali del Garda

III Convegno archeologico del Garda (Gardone Riviera, 6 novembre 2010)

A cura di Gian Pietro Brogiolo

Documenti di archeologia, 50
2011, 184 pp., 196 a colori
Brossura, A4
ISBN: 9788887115611

€ 40,00
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Sinossi

Scopo del convegno era quello di avviare un’analisi complessiva dello sviluppo della rete ecclesiastica nell’area gardesana e del suo rapporto con l’insediamento tra Tardoantico e Altomedioevo. I risultati dei numerosi scavi condotti negli ultimi anni hanno offerto l’opportunità di indagarne i tempi e i modi in relazione ad un insediamento le cui dinamiche complesse si svolsero tra fine delle ville romane, costruzione di castelli tardoantichi, formazione di nuove aggregazioni altomedievali, fondazione di insediamenti eremitici e monasteri.

Allegati
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Autori

Gian Pietro Brogiolo
Formazione interdisciplinare tra archeologia, storia e architetture presso le Università di Padova (laurea in storia nel 1968 con Carlo Guido Mor), Cattolica di Milano (perfezionamento in archeologia medievale nel 1974 con Michelangelo Cagiano de Azevedo), gruppi acheologici locali. Sette principali linee di ricerca tra progetti e approfondimenti teorici:

  • edizioni di fonti (tra cui Statuti del XV secolo di Polpenazze e Manerba nel 1973);
  • trasformazione delle campagne dalla protostoria all’età moderna tra: “archeologia globale” (territorio di Salò, anni ’70) , “archeologia della complessità” (progetto Alto Garda, 1998-2005), “archeologia dei paesaggi” (progetto APSAT, 2008-2013), “archeologia delle comunità rurali” e della sostenibilità (dal 2014);
  • città dal tardo antico al basso medioevo (Brescia 1980-1992; Padova 2007-2012);
  • castelli di prima e seconda generazione (Rocca di Manerba 1971-2009, Castelseprio-Torba 1977-2019, Monte Barro 1986-1997, Monselice 1989-1996, Garda 1998-2003);
  • chiese del primo millennio (con scavi di una ventina di chiese e codirezione, dal 1981, del Corpus Architecturae Religiosae Europeae);
  • archeologia delle architetture;
  • archeologia pubblica (dagli anni ’70), tra ricerca, tutela e divulgazione nelle successive vesti di archeologo volontario, funzionario, docente.

È stato team leader in numerosi progetti nazionali ed europei (tra cui Transformation of the Roman World e Charlemagne. The Making of Europe, 1998-2000, Memola 2014-2017), co-curatore di alcune mostre (tra cui tre sui Longobardi a Brescia 2000, Torino 2007, Pavia-Napoli-San Pietroburgo 2007), co-fondatore della Società degli Archeologi Medievisti Italiani della quale è stato presidente per due mandati (2004-2011). È autore di oltre 500 pubblicazioni. Già docente nella scuole medie (1967-1980), ispettore della Soprintendenza archeologica della Lombardia (1980-1985), libero professionista (1985-1992), professore di Archeologia Medievale nelle università di Siena e Padova (1992-2016), è attualmente archeologo volontario e co-direttore delle riviste "European Journal of PostClassical Archaeologies", "Archeologia Medievale", "Archeologia dell'Architettura" e delle collane "Documenti di Archeologia" e "Progetti di Archeologia", membro del comitato scientifico in altre riviste, socio degli Atenei di Brescia e Salò, accademico corrispondente dell’Acadèmia de Bones Lletres de Barcellona.

Alexandra Chavarria Arnau
Alexandra Chavarria Arnau è professore di Archeologia Medievale presso l'Università degli Studi di Padova, dove sviluppa ricerche relative al periodo tardoantico e altomedievale (insediamenti, chiese e cimiteri principalmente). Ha guidato progetti innovativi riguardanti lo studio archeologico di centri urbani medievali (es. Monselice-PD e il progetto ARMEP pubblicato nel volume 'Padova: Architetture medievali') e importanti scavi in Italia (Torba-Castelseprio - VA, Battistero del Duomo di Padova, Limone sul Garda, Maguzzano - BS, Campagna Lupia - PD). È una figura di spicco in Italia anche per le metodologie riguardanti i progetti di ricerca partecipata soprattutto in rapporto allo studio e la valorizzazione dei paesaggi storici. La sua formazione in Spagna, Germania e Italia le ha dato l'opportunità di sperimentare diversi ambienti di ricerca e quindi di stabilire forti legami scientifici in diversi paesi. Ha fondato nel 2011 ed è coeditore di una delle principali riviste della sua disciplina "European Journal of Post-Classical Archaeologies". Molte delle sue pubblicazioni ('Archeologia Post-Classica', 'Archeologia delle Chiese dalle origini all'anno Mille', 'Aristocrazie e campagne da Costantino a Carlo Magno'), sono attualmente utilizzate nei corsi di molte Università italiane.

Nicoletta Pisu
Nicoletta Pisu, nata l'1 febbraio 1963 a Trento dove ho frequentato il liceo classico. A Padova mi sono laureata in lettere con indirizzo archeologico e nell'archeologia lavoro dal 1988, inizialmente come libera professionista e in una cooperativa, impegnata in progetti di tutela e catalogazione oltre che “sul campo”, con scavi prevalentemente di emergenza in cantieri trentini. Fra il 1994 e il 1995 ho conseguito un “Diploma di Studi approfonditi” in Francia concernente la ceramica medievale e moderna proveniente da uno scavo nel centro di Avignone. Dal 2001 lavoro come funzionaria presso l’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento: seguo gli scavi di emergenza, prevalentemente di chiese e castelli, la catalogazione informatizzata dei siti a rischio e delle immagini nonché varie altre attività connesse alla tutela e alla valorizzazione dei beni archeologici. Dal 2019 sono nel consiglio direttivo dell’Istituto Italiano Castelli, sezione Trentino-Alto Adige.