Nell’autunno del 1001, Ottone III e Romualdo, già abate del monastero di S. Apollinare in Classe, diedero avvio al cenobio del Pereo. L’oratorio dedicato a S. Adalberto, oggi scomparso, si inseriva in quel nutrito gruppo di costruzioni commissionate dall’imperatore e dedicate al fraterno amico Adalberto, arcivescovo di Praga martirizzato nel 997. La fondazione assumeva un ruolo fondamentale nell’ambito della vita religiosa dell’Europa del tempo in quanto uno dei primi nuclei cenobitici sorti nei luoghi in cui si era sviluppata l’esperienza eremitica di Romualdo. Nel secondo chiostro del Museo Nazionale di Ravenna sono conservati alcuni frammenti in cotto provenienti, secondo quanto attestato nelle aggiunte all’Inventario vecchio compilate dal Gerola, dalla chiesa scomparsa di S. Adalberto in Pereo. La pubblicazione cataloga i pezzi e li inserisce in un contesto storico, territoriale e produttivo più ampio.
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