Vincenzo Gheroldi
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Vincenzo Gheroldi, si occupa prevalentemente di ricerche storico-tecniche e di indagini diagnostiche su opere d’arte databili fra la tarda antichità e l’età moderna. Nell’ambito degli studi su contesti alto-medievali, ha condotto esami stratigrafici, indagini sui materiali costitutivi e ricostruzioni delle tecniche di esecuzione delle finiture aniconiche e dei dipinti murali di diversi monumenti, fra i quali l’Ipogeo di Santa Maria in Stelle, San Salvatore a Brescia, il Tempietto di Cividale, la chiesa di Santa Maria foris portas di Castelseprio, il complesso di Torba, la Cripta di Epifanio a San Vincenzo al Volturno, la Chiesa di Sant’Ambrogio a Montecorvino Rovella, l’abside settentrionale di San Zeno a Verona, il complesso di Santa Maria d’Olearia a Maiori. È referente del gruppo di ricerca “Kos-Arteindagine” e membro del Comitato scientifico della collana “Archeologia barbarica”. Ha insegnato Storia delle tecniche artistiche nelle Università di Bologna, Ravenna, Fermo-Macerata, Verona, e attualmente è docente di Scienza e tecnica del restauro alla Scuola di Specializzazione dell’Università di Bologna.